Applicazione di un dissipatore ad un disco fisso IBM

Miglioramento del raffreddamento di un IBM Deskstar 60GXP mediante dissipatore per Duron

Per chi non avesse mai avuto notizia di dischi fissi IBM Deskstar 60GXP, ecco la situazione: la IBM rilasciò, ormai anni orsono, una partita di dischi da 60 GB (il taglio massimo della serie) letteralmente "fallati", si rompevano tutti (da cui "Deathstar"). Questo fatto inficiò non poco la sua reputazione in ambito di mass-storage, nonostante i prodotti fossero per il resto buoni e lo siano ancora (vedi database di affidabilità di StorageReview.com).

Al tempo io comprai un disco 60GXP in taglio da 40 GB che scaldava abbastanza, per cui, appena se ne presentò l'occasione ma prima di sapere delle sventure della serie, decisi di migliorare la dispersione termica in maniera "casalinga".

Realizzazione

Il caso volle che la ventola del dissipatore di un Duron di un amico si rompesse, così da rendere necessaria la sostituzione dell'intero blocco (nota: il Duron andava bene anche senza ventola!). Io ne approfittai, la temperatura del disco fisso era, al tempo, intorno ai 41°C a riposo ed io la volevo abbassare il più possibile.

La prima idea che ebbi fu quella di usare della pasta termoconduttiva per migliorare la trasmissione del calore, nonostante (fortunatamente) la zona in cui vi era la massima produzione fosse interamente libera da etichette di carta (ciò non accade con altri dischi quali i Maxtor, che magari hanno una affidabilità minore anche per questo motivo).

Come metodo di fissaggio inizialmente pensai, per evitare l'uso di colle e per assicurare una forte aderenza con una conseguente buona trasmissione del calore, ad un nastro di gomma molto resistente, trattenuto ai lati del case, come in foto:

Il "nastro" non è altro che un lembo di camera d'aria da bicicletta, opportunamente scelto: la camera d'aria è un toro, il lembo va ritagliato col lato lungo parallelo ad uno dei due equatori. Una volta fatto ciò vanno praticati due fori alle estremità, così da permettere l'inserimento di viti, dadi e rondelle (il solo bullone, cioè vite più dado, non ha superficie sufficiente per trattenere la gomma senza lacerarla). Nella seguente foto si può intravedere il nastro di gomma passare sopra al dissipatore, di fatto tenendolo fortemente accostato al disco fisso, e un po' di pasta termoconduttiva in eccesso fuoriuscire da un lato.

Inutile dire che, perché il dissipatore sia efficace, è necessario che le alette siano orientate lungo la direzione principale di circolazione dell'aria (nel mio caso si vedono, sul fondo, i fori frontali del case da cui essa entra).

Con questo espediente avevo già ottenuto un buon risultato: la temperatura, a riposo, ea scesa di circa 2°C, da 40,5°C a 38,5°C circa. Prove sotto stress non ne ho fatte, però suppongo che il delta termico non possa che aumentare, di conseguenza anche il vantaggio di avere un dissipatore.

Parallelamente alla riduzione di temperatura, si era verificato un aumento di rumorosità. Possibili cause erano la maggiore aderenza al rack del case, con conseguente trasmissione di vibrazioni (il disco è della prima generazione a 7200 rpm, vibra più degli attuali), oppure perché il perno di rotazione del disco fisso veniva compresso dal dissipatore (il nastro esercitava una notevole forza)... nel dubbio, non ho voluto rischiare ed ho scelto di passare ad un più tradizionale mastice.

Il risultato è visibile nella seguente foto, seguita da altre che mostrano i dettagli, utili per il posizionamento ottimale del dissipatore (esattamente al cento dei piatti, in corrispondenza del perno, o, in alternativa, nella zona con più metallo esposto).

La gomma che si intravede a lato dei dischi fissi è quella di cui si tratta nell'articolo Riduzione del rumore generato da dischi fissi .

Da quel momento il disco fisso ha sempre funzionato bene, sebbene sia leggermente più rumoroso che in partenza. La temperatura si aggira sui 40-45°C, in base all'utilizzo.

Tutte le misurazioni di temperatura sono state effettuate mediante hddtemp, utility linux gratuita. Per chi fosse interessato ricordo che con hdparm, sempre per linux, è possibile impostare la rumorosità del disco fisso, il che si traduce nella regolazione della velocità di spostamento delle testine (hdparm device -M128..255). Nel mio caso, per massimizzare la vita operativa, ho impostato massimo silenzio. A titolo di esempio, impostare massime prestazioni portava, il giorno in cui provai sul disco Maxtor visibile nelle foto (al tempo era il disco di sistema, ora è rotto, come ogni Maxtor che si rispetti), a dimezzare i tempi di avvio del Windows XP Home e di qualche altra operazione che metteva sotto stress il disco. Il rumore, tuttavia, era così forte da comportare serie preoccupazioni: era come un trattore.

Per ulteriori chiarimenti o commenti, contattatemi per via elettronica.

Autore: Olaf Marzocchi

Prima revisione: 4 Marzo 2006.


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