Riduzione del rumore generato da dischi fissi

Mediante forte assorbimento delle vibrazioni generate dalla rotazione dei piatti

A differenza dei dischi fissi attuali che sfruttano la tecnologia a cuscinetti fluidodinamici, i dischi degli anni passati non erano molto silenziosi, in particolare i primi a 7200 giri/minuto, come il mio IBM Deskstar 60GXP da 40 GB. L'altro disco in mio possesso, un Maxtor D540 a 5400 rpm, (prima della rottura) soffriva meno del problema, ma decisi di silenziare anche quello.

Realizzazione

Inizialmente avevo pensato di utilizzare i gommini appositi per lo scopo, pensati per sostituire le viti normalmente utilizzate per il fissaggio e quindi isolare dal punto di vista vibrazionale il disco dalla carcassa che lo sostiene. Il problema di tali gommini è il costo, elevato, e le dimensioni della carcassa richieste, nel mio caso insufficienti. Ripiegai quindi su della gomma di camera d'aria da bicicletta, poi rivelatasi spessa e resistente e quindi adatta allo scopo.

Servono due strisce di gomma per disco fisso. Nel mio caso, con due dischi, ne ho utilizzate di lunghezze diverse: due di circa 10-12 cm e due di circa 20-25 cm, tutte alte circa 3,5 cm (1 cm più del disco fisso, è importante perché possa in parte avvolgerlo e quindi evitare totalmente il contatto con la carcassa). Questi valori dipendono però dalla carcassa (rack) in uso, in quanto il lato lungo deve o superare di qualche centimetro la lunghezza di questa o avere una lunghezza circa doppia. Ulteriori spiegazioni più avanti. Le strisce sono state tutte ritagliate lungo l'equatore della camera d'aria, così da essere dritte e senza curvature.

L'idea era quella di inserire la gomma fra ogni disco e la carcassa, ma l'impresa non si è rivelata facile, soprattutto per il disco posizionato in alto nelle foto (il Maxtor).

La tecnica di montaggio utilizzata per il disco IBM, che disponeva di un poco di spazio fra lati e carcassa, è stata la seguente: per prima cosa si deve rimuovere il disco, svitando le viti (inutili una volta posizionata la gomma e rimontato il tutto) e sfilandolo. Fatto ciò, gli si posizionano lungo i fianchi le strisce di gomma più corte fra le le quattro sopra elencate, lasciando sporgere la gomma in eccesso dalla parte del disco libera da connettori, cioè dalla parte in direzione della quale si premerà durante il rimontaggio. Si deve ora reinserire il disco, ma non sarà facile: lo spessore della gomma si farà sentire e sarà necessario premere abbastanza, magari facendosi aiutare da qualcuno per allargare leggermente la carcassa. Come se non bastasse, bisogna ricordare di posizionare la gomma a metà altezza rispetto al disco fisso, per avitare un contatto diretto tra questo e il supporto metallico.

Alla fine il risultato, se lo spessore della gomma non era eccessivo, sarà qualcosa simile a questo:

La graffetta serve a bloccare la gomma in eccesso e ad evitare che ostacoli la circolazione dell'aria, già non eccellente nel mio case, mentre il dissipatore che si intravede è quello di cui si tratta nell'articolo Applicazione di un dissipatore ad un disco fisso IBM .

Per il Maxtor ho seguito una procedura differente: per prima cosa ho utilizzato delle strisce di gomma più lunghe, in grado di essere puntate (con una normale puntatrice) sul lato esterno della carcassa: la gomma è risultata in tensione e si è quindi assottigliata. poi ho reinserito il disco fisso, a pressione con lo stesso metodo di prima (facendomi aiutare per allargare la carcassa).

Il risultato è visibile nella seguente foto, seguita da una visione d'insieme in cui si può anche osservare il corretto posizionamento verticale della gomma (nel disco inferiore), tale da evitare il contatto tra carcassa e disco.

Il risultato ottenuto mi ha decisamente soddisfatto, il rumore percepito si è ridotto notevolmente. Da un punto di vista teorico penso non si possa evitare un aumento della temperatura di funzionamento, poiché la carcassa smette di dissipare il calore generato, però i valori di temperatura registrati durante l'uso normale non si sono discostati molto da quelli precedenti all'inserimento delle strisce di gomma, per cui posso ritenermi soddisfatto.

Per ulteriori chiarimenti o commenti, contattatemi per via elettronica.

Autore: Olaf Marzocchi

Prima revisione: 17 Aprile 2006.